Imperia – Dal 2002 al 2012, é riuscito a passare con la sua auto la barriera dell’autostrada A10 nella pista dedicata ai possessori di Telepass, ma senza avere l’apparecchiatura a bordo eludendo così il pagamento del pedaggio
Ormai era diventato un artista del pedaggio a sbafo: per dieci anni, dal 2002 al 2012, é riuscito a passare con la sua auto la barriera dell’autostrada A10 nella pista dedicata ai possessori di Telepass, ma senza avere l’apparecchiatura a bordo eludendo così il pagamento del pedaggio. Transitava a tutta velocità dietro a camionisti e automobilisti che invece il transito in autostrada lo pagavano regolarmente. In dieci anni i mancati pagamenti raccolti nel dossier dell’Aurtofiori Spa hanno totalizzato una bella cifra: 18 mila euro. Troppi per la direzione della Spa che ha deciso di denunciare l’automobilista “fantasma” che usciva dai caselli di Imperia Ovest, Sanremo, Bordighera, Ventimiglia, dopo aver ritirato il tagliandino d’ingresso.
L’uomo F.P.. originario di Afragola, ora residente in Costa Azzurra, é stato scoperto grazie al sistema di telecamere dell’Autofiori ed è stato denunciato. Il tribunale di Imperia, su querela della società Autostrada dei Fiori Spa che ha incaricato il suo avvocato Emilio Varaldo, ha aperto il processo per “insolvenza fraudolenta continuata”. L’Autofiori si é costituita parte civile per ottenere il risarcimento del danno.
L’automobilista campano in vacanza o per lavoro in Riviera per 10 anni viaggiava sulla rete autostradale gratuitamente utilizzando con frequenza le piste dedicate al servizio automatico Telepass, senza essere fornito del relativo dispositivo di pagamento, cercando di eludere in questo modo i sistemi di pagamento in funzione sull’autostrada. I ripetuti illeciti, invece sono stati accertati grazie al sistema di immediata ripresa delle videocamere collocate all’ingresso e all’uscita delle piste che riprendono chiunque passi sia di giorno che di notte. E proprio grazie ai filmati é stato possibile risalire all’automobilista che viaggiava a sbafo in autostrada. Tre anni dopo il caso é approdato in un’aula di giustizia, davanti al giudice Anna Bonsignorio. Dopo le questioni preliminari il processo entrerà nel vivo alla fine di novembre quando in aula verrà chiamato come teste il funzionario dell’Autofiori che ha seguito la vicenda. Presto si arriverà ad una sentenza. Nel frattempo all’automobilista, che viene giudicato in contumacia e difeso da un avvocato d’ufficio, è stata sequestrata la vettura.